Le istituzioni universitarie e la crescente attenzione per le nanotecnologie
Le istituzioni universitarie e i centri scientifici di eccellenza canalizzano sempre più l’attenzione sulla ricerca e l’innovazione proveniente dai processi nanotecnologici. Nel corso della recente settimana delle scienze e dell’innovazione, l’evento “Pensare in piccolo per pensare in grande: le nanotecnologie” organizzato da Associazione degli Amici dell’Università di Padova, in collaborazione con Associazione Alumni dell’Università di Padova, ha richiamato l’attenzione delle istituzioni universitarie sull’importanza della ricerca nanotecnologica. L’incontro è stato occasione di dibattito per approfondire i temi delle nanotecnologie e delle loro applicazioni. Molteplici i canali di applicazione. Grazie alle nuove tecnologie, e in particolare ai nanomateriali, è possibile abbattere la necessità e i costi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione degli edifici, a partire da quelli storici. Un esempio concreto, particolarmente sentito in una città come Venezia: grazie a nuovi studi di elettrofisica e multifrequenza, si può sostituire un intervento invasivo come il classico “taglio dei muri”, invertendo la polarità delle molecole dell’acqua, che così discende nel sottosuolo anziché risalire lungo le pareti.
La nanoscienza e la nanotecnologia partono come è evidente da un concetto molto importante: la possibilità di vedere e controllare singoli atomi e molecole. Tutto sulla Terra è fatto di atomi: il cibo che mangiamo, i vestiti che indossiamo, i palazzi e le case in cui viviamo e soprattutto il nostro corpo. Ma qualcosa di piccolo come un atomo è ovviamente impossibile da vedere ad occhio nudo, in realtà, era impossibile da vedere anche con la tecnologia a nostra disposizione fino a qualche anno fa. I microscopi necessari per vedere le cose su scala nanometrica sono stati inventati, infatti, circa 30 anni fa, in quegli anni sono quindi nate le nanotecnologie.
Attualmente, le realtà imprenditoriali legate al settore sono poche e di estrema eccellenza e la sinergia tra impresa e istituzioni universitarie risulta davvero importante per il progresso scientifico ed economico.