Nanoscienze – Nanotecnologie – 4ward360
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Comitato Nazionale per la Bioetica
PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE DEL C.N.B.
Su proposta del Prof. Luca Marini, nella seduta plenaria del 23 aprile 2004, il Comitato Nazionale per la Bioetica prese la decisione di attivare un gruppo di lavoro dedicato ai problemi bioetici sollevati dal diffondersi delle nanoscienze e dal conseguente imporsi di nuove, e spesso inimmaginabili da parte del sentire comune, nanotecnologie.
La bozza del documento, elaborata dal Prof. Marini (al quale va il caloroso ringraziamento di tutto il Comitato per l’impegno messo nell’elaborare un testo di notevole complessità), è stata sottoposta all’attenzione del CNB, riunito in seduta plenaria, nelle riunioni di aprile e maggio 2006. Con alcune variazioni, nate dalle intense discussioni di gruppo sollevate in plenaria, il testo è stato infine, il 9 giugno 2006, approvato all’unanimità.
Chi leggerà questo documento potrà immediatamente percepirne il carattere più appariscente, che è quello di un’ariosa e completa introduzione a una lunga e sottile serie di tematiche bioetiche di frontiera, per la maggior parte ancora non percepite dal grande pubblico. Sotto questo profilo, è lecito ritenere che con questo documento il CNB ha svolto un’autentica opera pionieristica. Al di là però di questa funzione informativa, che il CNB ha sempre ritenuto proprio dovere esercitare, il documento si raccomanda però per la precisione con cui mette a fuoco numerose e spinose questioni bioetiche, la cui soluzione (se non definitiva, almeno plausibile) sarà resa possibile solo da ulteriori esperienze e da ancor più ricche riflessioni scientifiche. Bisogna infatti accettare un dato che l’impazienza di molti bioeticisti disconosce e cioè che non tutte le questioni bioetiche (e in particolare le più nuove) sono tali da ricevere in tempi brevi soluzioni convincenti al punto tale da meritare di essere ritenute consolidate. Compito dei bioeticisti, in molti casi di frontiera, come quelli affrontati in questo documento, non è quello di offrire all’opinione pubblica certezze etiche, ma quello di descrivere con esattezza e precisione la rilevanza problematica di tematiche destinate a restare aperte forse per tempi molto lunghi. E’ per questo, forse, che più che ingenue fughe in avanti si addicono ai bioeticisti attente valutazioni prudenziali.
Prof. Francesco D’Agostino
Presidente del Comitato nazionale per la bioetica
ALLEGATO
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