XI Convegno internazionale organizzato dall’Associazione Italiana Esperti Scientifici (AIES) Beni Culturali: il Progetto Pantelleria
Il 10 dicembre 2020 il Presidente Sabrina Zuccalà ha partecipato all’XI Convegno internazionale “Diagnosi, conservazione e valorizzazione del Patrimonio Culturale” organizzato dall’Associazione Italiana Esperti Scientifici (AIES) Beni Culturali all’AIES di Napoli in modalità webinar in ossequio alle misure preventive anti-COVID. Un evento molto importante in cui 4Ward360 ha potuto presentare il Progetto Pantelleria, che vedrà impegnata la società con grande orgoglio nei prossimi mesi in Sicilia.
Il progetto vede una stretta collaborazione con l’Università di Bologna rappresentata, in particolare, dal prof. CATTANEI, al fine di ottenere i migliori risultati anche dal punto di vista dei processi archeologici.
Gli ottimi risultati preliminari hanno convinto che lo stesso iter possa essere impiegato in ogni sito archeologico dando vita ad un vero e proprio “PROTOCOLLO PANTELLERIA ” che rappresenta un metodo rivoluzionario per il miglioramento dei protocolli archeologici in tutto il mondo. Lo scopo di un tale ambizioso progetto è di poter diffondere tale protocollo in diversi siti archeologici nazionali ed esteri per meglio valorizzare e rilanciare, anche da un punto di vista economico, siti bellissime che soffrono talvolta di problemi atavici di manutenzione e di usura dovuta ad incuria o all’azione del tempo e degli agenti atmosferici.
“Ho avuto la possibilità di condividere il nuovo progetto PANTELLERIA in cui stiamo investendo molto per il rilancio del turismo e dell’economia di rilevanza storica mondiale.” Ha sottolineato a margine dell’evento Sabrina Zuccalà “Abbiamo individuato nell’isola di Pantelleria un laboratorio dove elaborare una nuova di idea metodologica di interpretare l’archeologia. Ho voluto che 4ward360, che basa le proprie radici sull’evoluzione continua delle nanotecnologie al servizio del miglioramento sociale, sviluppasse nuove formulazioni nanotecnologiche che potessero adeguatamente integrarsi alle complesse operazioni archeologiche durante le campagne di scavi.”