Il giuramento degli allievi della Marina Militare e le mascherine di 4ward360

Arriva con la benedizione di Santa Barbara, protettrice della Marina Militare, il giuramento solenne per 135 Allievi ufficiali del Corso Normale e per 7 Allievi ufficiali Piloti di Complemento del 21° Corso, pronti a mettersi al servizio del Paese entrando a far parte della grande famiglia della Marina Militare Italiana. La cerimonia, svoltasi nel pieno rispetto delle direttive per il contenimento del Covid-19, ha visto la partecipazione del Sottosegretaro di Stato alla Difesa, il senatore Stefania Pucciarelli, del capo di Stato Maggiore della Difesa l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e del capo di Stato Maggiore della Marina Militare l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino. A fare gli onori di casa nel corso della cerimonia il comandante dell’Accademia, l’ammiraglio di divisione Flavio Biaggi e il comandante delle Scuole, l’ammiraglio di Divisione Antonio Natale. “Hanno giurato in Accademia Navale nuovi militari. Pronti a diventare professionisti del Mare“, ha affermato il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio di squadra Credendino. Con la formula del giuramento si è, dunque, sigillato anche quest’anno il vincolo personale tra i futuri ufficiali e il Paese.

Gli allievi della Marina Militare hanno sfilato con le mascherine prodotte grazie al trattamento della società 4ward360.

I 142 allievi, di cui 33 donne, provenienti da 17 regioni d’Italia (Puglia, Lazio, Sicilia, Toscana, Abruzzo, Campania, Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Basilicata, Liguria, Sardegna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Marche e Umbria) e dall’estero, acquisiranno nei prossimi mesi competenze e professionalità per i futuri incarichi nella Forza Armata, a partire dall’imbarco sulla nave scuola Amerigo Vespucci la prossima estate che li avvierà alla carriera di “professionista del mare“. L’Accademia Navale di Livorno forma dal 1881 i futuri dirigenti della Marina Militare.

Le nanotecnologie e lo sviluppo della tecnologia 5D

La ricerca legata alle nanotecnologie ha consentito di generare il passaggio alle applicazioni in 5D. Nuovi e importanti supporti digitali per immagazzinare tantissime informazioni e per costruire supporti per lo storage del futuro attraverso laser, il vetro e le nanotecnologie sono state elaborate da un team della University of Southampton, secondo i cui ricercatori è possibile salvare fino a 500 TB di dati su un supporto dalle dimensioni di un CD. La tecnica è stata battezzata 5D.

L’ University of Southampton aveva sviluppato delle idee relative al 5D, per la realizzazione di memorie cosiddette eterne, che possano contenere quantità di dati inimmaginabili per essere poi tramandate alle generazioni future, mantenendosi inalterate nel tempo e senza deteriorarsi ad esempio ad alte temperature. Finora non era mai stato possibile realizzare supporti di questo genere, in primis per alcune problematiche di stampo tecnico che ne hanno rallentato lo sviluppo. Una di queste era la velocità di scrittura, estremamente lenta, ma adesso questo ostacolo sembra essere finalmente superato. La velocità a cui si è arrivati ora è di 230 Kb al secondo, con scrittura di 500 TB in 60 giorni circa eseguendo l’operazione in parallelo.

La tecnologia si chiama 5D in quanto cinque sono le “dimensioni” che la compongono: due sono quelle tipiche dello storage su CD, la terza è quella introdotta con i Blu-ray multi-layer, e ora si aggiungono la quarta e la quinta, legate a grandezza e orientamento della nanostruttura dentro al supporto, in questo caso il vetro.

A differenza delle tecnologie cloud, progettate principalmente per la conservazione temporanea delle informazioni,  lo storage 5D sul vetro può tornare utile nel lungo periodo per il salvataggio di archivi nazionali, musei, biblioteche e realtà private consentendo alle realtà istituzionali di tutelare attraverso l’innovazione nanotecnologica i beni culturali sia quelli fisici che quelli digitalizzati. Una scommessa importante su cui 4ward 360 sta investendo molto, attraverso le opportunità di network e sinergie che la presidente Sabrina Zuccalà sta sviluppando e implementando.

Nanotecnologie, Sabrina Zuccalà premiata come eccellenza italiana

Comprendere e conoscere la storia delle eccellenze imprenditoriali italiane può divenire il giusto stimolo per le giovani generazioni nell’intraprendere e sviluppare una carriera professionale corretta, eticamente autorevole e visionaria. A Roma, ogni anno si svolge il Galà annuale delle eccellenze italiane, un evento di spessore, una cena-talk in un sito d’eccezione per una serata dedicata alle eccellenze italiane. Un’occasione per incontrarsi, conoscere le nuove storie e i nuovi premiati, condividere momenti di dialogo e progetti per il futuro. L’emergenza sanitaria che abbiamo attraversato ha bloccato il consueto incontro durante l’anno 2020 e la V edizione del Premio si è svolta sabato 23 ottobre 2021.

Quest’anno sono state premiate Sabrina Zuccalà, presidente e titolare di 4ward360, leader nel campo delle nanotecnologieAnnamaria Bernardini de Pace, avvocato e giornalista, la più nota matrimonialista italiana, Claudio Cecchetto, talent scout, produttore e conduttore; Pier Francesco Rimbotti, ceo e titolare di Infrastrutture SpA, leader nel campo delle energie rinnovabili; Adriano Panatta, un mito del tennis nazionale e Alex Pinna, scultore.

Estremamente interessante è la storia, il percorso e l’attualità dell’imprenditrice Sabrina Zuccalà che ha puntato sulla ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e i trattamenti in nanotecnologie per far crescere e conoscere la propria realtà societaria. 4ward360 Srl è un’azienda italiana leader in trattamenti nanotecnologici e la fondatrice Sabrina Zuccalà è attualmente attiva nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione di formulati nanotecnologici per la protezione e conservazione delle superfici materiche in collaborazione con strutture pubbliche, private e della Difesa. Nel 2008 l’azienda, dopo anni di studio in collaborazione con i più importanti istituti universitari ed esperti ricercatori, ha introdotto nel mercato nazionale ed Internazionale il primo formulato nanotecnologico per conferire proprietà idro e oleo repellenti alle superfici porose rivoluzionando, così, tutti i tradizionali sistemi protettivi conservativi fino al momento conosciuti e impiegati.

A distanza di anni 4ward360 vanta e può consegnare ai clienti innumerevoli brevetti studiati appositamente per offrire nuove e sempre migliori prestazioni alle superfici materiche, questo grazie anche allo stimolo continuo fornito delle specifiche richieste avanzate dalla committenza in base alle proprie esigenze. Sabrina Zucculà è continuamente impegnata nella strutturazione di nuove idee, processi e progetti legati ai nanomateriali, lo sviluppo di ulteriori sostanze chimiche composte da elementi di dimensioni estremamente ridotte, misurabili in miliardesimi di metro. Alcuni nanomateriali sono presenti in natura, ad esempio le particelle che costituiscono il polline, e altri possono essere una conseguenza non intenzionale delle attività umane, come la combustione. Il futuro delle imprese e startup settoriali sarà quello di puntare sulla produzione artificiale dei nanomateriali che consente di modificare e rafforzare la materia e può generare infinite potenzialità di applicazione.

Articolo pubblicato dal quotidiano “L’Opinione delle Libertà“.

La notizia è stata ripresa da numerose agenzie e quotidiani: 

Fontana antica del Vaticano

I risultati della nanotecnologia sui monumenti