I risultati della nanotecnologia sui monumenti
Passeggiare in Piazza San Pietro a Roma, senza folla e in una bella giornata di sole permette di godere della bellezza dei vasti spazi, le quinte berniniane che abbracciano i fedeli con le loro colonne, le due fontane che con l’obelisco vaticano segnano una linea immaginaria che divide in due la piazza.
Già, le due fontane.
Quella del Maderno e quella del Fontana dovrebbero essere gemelle, ma balza agli occhi la grande differenza, che non è la forma: una è bianca, quella a sinistra, e una è sporca.
Ancora una volta c’è lo zampino di 4Ward360 che otto anni fa ha trattato con la nanotecnologia il monumento, alla fine dei lavori di pulizia.
Il risultato è ancora qui, ad anni di distanza, a dimostrare che la nanotecnologia dà futuro alla storia, che la nanotecnologia mantiene nel tempo il prezioso lavoro dei restauratori, che la nanotecnologia permette di risparmiare denaro pubblico limitando le manutenzioni dei monumenti.