I giornali parlano dell’impegno di 4Ward360 per Venezia
I giornali parlano dell’impegno di 4Ward360 per Venezia
Sul Quotidiano Nazionale del 20 novembre 2019 si parla dell’impegno di 4Ward360 per la salvaguardia dei beni artistici della città di Venezia. Si tratta di un percorso intrapreso già qualche mese fa con l’Istituto Veneto per i Beni Culturali e il preside Arch. Renzo Ravagnan, fermamente voluto dal restauratore Andrea Muraro.
Un tavolo tecnico svolto a Venezia ha portato infatti al progetto di conservazione dei mosaici della Ca’ d’Oro, seguito dall’IVBC nella persona della restauratrice Giovanna Pellizzari.
Oggi il tema diventa più che mai attuale per la salvaguardia del patrimonio artistico di Venezia: la collaborazione tra una scuola di restauro e chi si occupa di innovazione tecnologica legata alla conservazione è fondamentale per dare lustro ai preziosi tesori artistici di cui è ricca la nostra nazione.
da Il Giorno del 20/11/2019
Un’azienda di nanotecnologie di Legnano è pronta a collaborare con le istituzioni per tutelare il patrimonio artistico di Venezia preservando le pavimentazioni delle città invase dall’acqua. A spiegarlo è Sabrina Zuccalà del laboratorio di ricerca sulle nanotecnologie 4ward360.
“Ci offriamo per tutelare i beni culturali di Venezia e anche di Matera, che sono a rischio dopo l’acqua, il fango e i detriti che hanno invaso la due città – spiega – . Vogliamo proteggere le cromie dei mosaici e la loro struttura, lasciando respirare i materiali ed evaporare l’acqua che hanno assorbito in questi giorni. Questo si può fare solo con la nanotecnologia.
L’azienda legnanese ha già le carte giuste per intervenire: “La nanotecnologia oggi rappresenta lo strumento più innovativo nell’ambito della conservazione dei beni culturali: le Istituzioni si stanno aggiornando e sempre più spesso richiedono interventi con i nanomateriali”. (…)
“Grazie all’utilizzo dei nano materiali, la conservazione nel settore dei beni culturali e non solo, viene considerata molto importante in quanto, dopo aver eseguito il restauro, la nanotecnologia viene oggi impiegata come consolidamento, cioè si ferma il tempo. Per quanto riguarda Venezia la città si può proteggere con dei nano materiali studiati appositamente per le esigenze locali, che tengano conto delle varie avversità a cui le superfici sono sottoposte”.