Consulta – eletta presidente Marta Cartabia

Consulta

eletta presidente Marta Cartabia:

prima volta per una donna:

“Ho rotto un cristallo, spero di fare da apripista”

Docente di diritto, ha 56 anni. Napolitano la nominò alla Corte costituzionale nel 2011. Ma il suo sarà un mandato breve di soli nove mesi. Stimata anche da Mattarella, ha la passione per il rock.

cartabia
“Ho rotto un cristallo – le sue prime parole – spero di fare da apripista. Spero di poter dire in futuro, come ha fatto la neopremier finlandese, che anche da noi età e sesso non contano. Perché in Italia ancora un po’ contano”.

Il suo, però, sarà un mandato breve – di nove mesi appena – che scadrà il 13 settembre del 2020, visto che è stata nominata alla Consulta il 13 settembre del 2011 e l’ufficio di giudice costituzionale non può durare più di nove anni.

La scorsa estate, prima della nascita del Conte bis, Cartabia aveva sfiorato un altro primato. Il suo nome era circolato come possibile premier di un governo di transizione e se la cosa fosse andata in porto sarebbe stata la prima donna nella storia italiana a ricoprire l’incarico di presidente del Consiglio.
Sposata e madre di tre figli, alla Consulta è stata relatrice di importanti sentenze, come quelle sui vaccini e sull’Ilva.

La prima a congratularsi con Cartabia è la vicepresidente della Camera Mara Carfagna di Forza Italia: “Esprimo le mie congratulazioni e felicitazioni alla nuova presidente della Corte costituzionale. La scelta dei giudici infrange i pregiudizi di genere”.  Anche il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, David Ermini, si complimenta: “È una bella notizia che ci sia stata l’unanimità e che per la prima volta una donna ricopra un incarico così importante”. Anche Carla Ruocco del M5s, presidente della commissione finanze alla camera, scrive su Twitter: “È Una buona notizia e un ottimo segnale per il nostro Paese”. Mentre l’europarlamentare per il Gruppo Socialisti & Democratici Giuliano Pisapia afferma: “L’elezione a Presidente della Corte Costituzionale di Marta Cartabia è un importante segnale per tutte le Istituzioni italiane. Al vertice della Consulta, quarta carica dello Stato, viene nominata una giurista di altissimo livello e di rara sensibilità giuridica”.

Allieva di Valerio Onida, Cartabia si laurea con lui (che poi diventerà presidente della Corte costituzionale) nel 1987, all’Università degli studi di Milano, discutendo una tesi sul diritto costituzionale europeo.
Alla Corte costituzionale, come detto, arriva nel 2011: è la terza donna dopo Fernanda Contri e Maria Rita Saulle ed è una dei giudici costituzionali più giovani della storia della Consulta. A volerla, a soli 48 anni, è il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ne apprezza l’attività di autrice e studiosa particolarmente impegnata sulla tematica dell’integrazione dei sistemi costituzionali europei e nazionali, così come nella materia dei diritti fondamentali nella loro universalità. Di lei ha grande stima anche l’attuale capo dello Stato Sergio Mattarella: i due condividono l’esperienza di giudici costituzionali per alcuni anni, in cui sono anche vicini di casa, nella foresteria della Consulta. Anni fatti anche di qualche cena insieme in un ristorante romano, “un pò come studenti fuorisede”, come racconterà poi lei stessa in un’intervista.

Ha sempre conciliato le grandi responsabilità che le sono state attribuite con la famiglia: “Penso che questo duplice aspetto della mia vita mi aiuti a mantenere un pizzico di equilibrio”, ha detto di recente. Ed è riuscita a trovare spazio anche per i suoi tanti hobby. Le piacciono tutte le attività all’aperto, jogging e trekking in testa. E ha una grande passione per la musica. Non solo quella classica, che l’ha resa un’habitué delle prime della Scala. Ma anche quella rock: quando corre con le cuffie nelle orecchie, la carica gliela danno i Beatles e i Metallica.