Le nanotecnologie e la medicina del futuro

La comunità scientifica e imprenditoriale internazionale sta affrontando un grande dibattito in rapporto alle possibili applicazioni delle nanotecnologie nel prossimo futuro. La nanotecnologia è destinata a diventare il futuro della medicina personalizzata per curare innumerevoli malattie, anche gravi, come il cancro. La nanoscienza e l’innovazione delle applicazione delle nanotecnologie indicano semplicemente una tecnica di manipolazione delle particelle su scala nanometrica, e cioè molecolare. Più che incutere timore questa tecnologia dovrebbe innescare dibattito sulle prospettive occupazionali e di progresso scientifico per i cittadini e i consumatori. L’etichetta “nano” non definisce una tecnologia buona o cattiva, ma identifica un modo per risolvere i problemi a livello molecolare. Ciò può rivelarsi estremamente utile, specialmente in medicina.

Uno dei problemi più acuti della medicina è rappresentato dalle biomolecole contenute nei farmaci che perdono in fretta la loro efficacia. Con i materiali bio-ibridi, come i nanocompartimenti, è possibile mantenere tutte le funzionalità di proteine ed enzimi ed assicurarsi che svolgano la loro attività. Inoltre, grazie a queste “nano capsule” sintetiche, le biomolecole sono protette e rimangono intatte. Un settore imprenditoriale e scientifico che merita estrema attenzione e che nell’immediato futuro diverrà focus prioritario per nuove dinamiche e prospettive occupazionali. Recentemente, nel corso di in un’intervista, Sabrina Zuccalà, fondatrice della società 4ward360 srl, un’azienda italiana leader in trattamenti nanotecnologici, ha dichiarato: “La nanomedicina sta prendendo sempre più piede e credibilità, sfruttando gli indubbi vantaggi e i sorprendenti risultati derivanti proprio dagli apparati nanometrici: la cinetica di un farmaco può essere migliorata con notevole efficacia, grazie a nanoparticelle in grado di rendere il medicinale più solubile, a lento rilascio nel sito bersaglio e in grado di limitare gli effetti collaterali. Nuovi nanomateriali sono in grado di cambiare le loro proprie caratteristiche una volta attivati da un segnale esterno. Un campo magnetico esterno, ad esempio, è in grado di attivare il rilascio di un farmaco intrappolato all’interno di particelle o device medici. Lo stesso campo magnetico può guidare particelle superparamagnetiche (contenuti con ossido di ferro) verso il sito bersaglio o tessuti difficilmente raggiungibili; nella diagnostica, le nanoparticelle sono utilizzate per implementare i mezzi di contrasto al fine di ottenere immagini migliori, diminuendo le criticità fisiologiche dei composti radioattivi normalmente usati. Inoltre, l’uso di nanoparticelle otticamente attive, in grado di riconoscere e depositarsi solo su tessuti malati, può portare a una diagnostica ancor più selettiva. Il nostro benessere, la medicina e la salute umana riceveranno enormi vantaggi dall’utilizzo delle nanotecnologie, una nuova visione per il nostro futuro“.  Dichiarazioni importanti che meritano attenzione per le positive prospettive delle applicazioni delle nanotecnologie per la salute degli esseri umani e per le nuove dinamiche della medicina 4.0.