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L’attualità del progetto “Nanotecnologia e protettivi del legno”

Sperimentare e diffondere le potenzialità del materiale protettivo nanosilicato prodotto dalla società 4ward360 su manufatti in legno tutelati che si trovino in condizioni conservative estreme sia per altitudine sia per posizione geografica ha rappresentato una sfida riuscita della società di Sabrina Zuccalà.  La società, oltre al protettivo stesso, fornisce i protocolli di applicazione. Il progetto Nanotecnologia e protettivi del legno, avviato nel 2018, fu frutto di una collaborazione tra tre differenti enti: la Società 4ward360, produttrice di un nanosilicato per legno; il Professor Antonio Frattari, docente di “Architettura del Legno” presso la Facoltà di Ingegneria di Trento; il RBC Roberto Borgogno, Direttore tecnico dell’omonima impresa specializzata in restauro di manufatti lignei d’interesse culturale. Tra gli esempi autorevoli del progetto nanotecnologico, adattato al legno, ritroviamo l’applicazione sui portoni della Banca d’Italia di Bari. I protettivi nanotecnologici possono dare un contributo importante al mondo dei Beni Culturali con la formulazione nanotecnologica che ha la capacità di modificare la materia del substrato, trasformando l’energia di superficie da alta a bassa, così da creare un reticolo tridimensionale con una potente forza repulsiva che respinge qualsiasi contaminante: acqua, agenti inquinanti, grasso, sporco, calcare e fornendo una protezione straordinaria.

I nanosilicati si possono dimostrare utili anche nel contesto della conservazione dei manufatti d’interesse culturale, un valido aiuto, grazie alle loro caratteristiche chimiche e fisiche,  da applicare, senza sottovalutare le proprietà che possono conferire alle superfici soggette all’attacco degli agenti di degrado.

Il prodotto scelto per la sperimentazione è stato un nanosilicato funzionalizzato a base alcolica fornito da 4Ward360. In fase preliminare fu analizzata l’opportunità di applicazione di tale prodotto su un bene vincolato, con la dott.ssa Antonella Di Marzo della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Bari. 

Il portone presentava delle caratteristiche che lo rendevano particolarmente esposto alle radiazioni solari, all’effetto della salsedine e alle precipitazioni dirette in quanto privo di una tettoia, e che tali concause avevano compromesso lo stato di conservazione della superficie esterna. La scelta fu avvalorata dal fatto che i nanosilicati non sarebbero stati applicati direttamente al supporto, ma su una tinta per legno ed un protettivo, precedentemente applicato, che avrebbe comunque fatto da superficie di sacrificio, garantendo una maggiore durata. Il prodotto è stato felicemente sperimentato in molte situazioni estreme dove ha dato prova di notevole resilienza. Il prodotto della 4ward360 è un trattamento nanotecnologico non filmogeno a base d’acqua (SiO2 – nanosilicati) che crea una protezione invisibile sulle superfici in legno grezzo e sui protettivi. Grazie alle sue eccellenti proprietà idro e olio repellenti, respinge acqua e contaminanti esterni (sporco, oli, grasso, polvere) impedendo loro di aderire alla fibra di cellulosa.
L’intervento della società 4ward360 ha consentito, con un particolare dispenser che vaporizza la sostanza sulla superficie e che permette l’applicazione uniforme del prodotto, di intervenire in modo ottimale sulla superficie. L’effetto dopo l’asciugatura fu immediato e stabile e ancora oggi è possibile monitorare e visionare il grande successo dell’applicazione nanotecnologica sui portoni in legno dell’edificio bancario di Bari.