Cattedrale di Malta St John’s Co-Cathedral La Valletta | MALTA
Intervento di conservazione della pavimentazione
Breve cenno storico
La Co-Cattedrale di San Giovanni Battista è una delle più grandi cattedrali al mondo e uno dei principali esempi di architettura barocca in Europa.
Come tutto il centro di Valletta fa parte dal1980 dei siti dell’UNESCO.
La realizzazione del grandioso progetto fu affidata a Girolamo Cassaro che in pochi anni 1573 -1577 terminò i lavori.
Divenne la chiesa conventuale dell’Ordine dei Cavalieri Ospitalieri sostituendosi alla chiesa di San Lorenzo a Birgu.
Gli esterni della cattedrale sono austeri e ricordano una fortezza più che un edificio di culto. La facciata è molto semplice rispetto alla ricchezza degli interni: la realizzazione è in stile manieristico, tipico di Cassar.
Inizialmente l’interno era modesto, con poche decorazioni. Nel XVII secolo, il Gran Maestro Cotoner ne ordinò la ristrutturazione interna, per dotare l’Ordine dei Cavalieri di
una chiesa che potesse competere in sfarzo con quelle di Roma. La direzione dei lavori fu affidata a Mattia Preti, che trasformò gli interni in stile barocco, abbelliti dai dipinti del Caravaggio e dalle opere del Mattia Preti stesso. L’edifico rimase la chiesa conventuale dell’Ordine fino all’espulsione dei Cavalieri dall’isola da parte dei francesi. Nel XIX secolo fu usata per le celebrazioni ufficiali in alternativa alla cattedrale arcivescovile di Mdina, diventando quindi Co-Cattedrale a Malta.

Pavimentazione: le tombe dei cavalieri
ll pavimento in marmo è costituito da circa 400 tombe appartenenti a membri dell’Ordine. dei Cavalieri Ospitalieri. Le lapidi sono rivestite con prestigiosi decori realizzati con intarsi in marmo policromo e riportano le effigi dei Cavalieri, episodi di vita raffiguranti il singolo defunto, generalmente scene di trionfo in battaglia, nonché elementi allegorici ed epitaffi.
Intervento di conservazione della pavimentazione
La Co Cattedrale di San Giovanni Battista è una delle principali attrazioni di Malta per cui ogni giorno è meta di migliaia di visitatori.
Il continuo calpestio provoca inevitabilmente una progressiva usura della superficie del pavimento con conseguente deterioramento degli intarsi decorativi.
Così procedendo il rischio è di una grave perdita di un patrimonio storico di inestimabile valore appartenente all’intera umanità.
In accordo con le autorità responsabili della gestione della Cattedrale, l’azienda milanese 4ward360, esclusivista mondiale nella produzione di formulati nanotecnologici per il trattamento protettivo conservativo delle superfici materiche, si è attivata per individuare una soluzione al problema, soluzione removibile.
Sopralluogo e test di assorbimento
L’azienda 4ward360 in data 11 febbraio 2019 ha eseguito un sopralluogo per valutare il tipo e lo stato di conservazione della pavimentazione, l’eventuale presenza di trattamenti con cere o altri prodotti protettivi e/o lucidanti al momento presenti sulla superficie.
Ha inoltre eseguito, su due limitate sezioni di pavimento (A e B) alcuni test di assorbimento con acqua per ottenere tutte le informazioni necessarie per formulare, nei propri laboratori, uno specifico prodotto nanotecnologico per consolidare e rendere anti usura la superficie.
Campioni per trattamento di consolidamento anti usura
L’azienda 4ward360, in base al sopralluogo e test eseguiti in data 11 febbraio 2019 ha provveduto a studiare un nuovo prodotto nanotecnologico appositamente formulato per soddisfare le esigenze di consolidamento e resistenza all’usura della pavimentazione come da esigenze e richieste dei dirigenti della gestione della Cattedrale.
L’azienda 4ward360 in data 9 aprile 2019 ha eseguito i campioni sulle 2 sezioni di pavimento (sezioni A e B) ovvero quelle oggetto dei test eseguiti in data 11 febbraio 2019 come evidenziato da contorno in colore bianco nelle sotto riportate immagini
Applicazione
L’applicazione del prodotto nanotecnologico denominato CS150 KRISTAL, appositamente studiato e formulato per consolidare e rendere resistente all’usura da calpestio del pavimento della Co Cattedrale di San Giovanni, deve assolutamente essere applicato con dispositivo airless (aerografo) a bassa pressione HVLP ( Hi Volume Low Pressure) e impiego di ugelli micrometrici in modo da “NEBULIZZARE” il prodotto sulla superficie.
Solo in questa maniera si ottiene uno film estremamente omogeneo e di ridottissimo spessore (qualche micron).
I campioni sulle sezioni A e B sono stati invece eseguiti applicando il prodotto con rullo in spugna sintetica dato che l’obiettivo era solamente quello di dimostrare la caratteristica di resistenza all’abrasione e un aspetto lucido come richiesto.
