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Nanotecnologie, Sabrina Zuccalà premiata come eccellenza italiana

Comprendere e conoscere la storia delle eccellenze imprenditoriali italiane può divenire il giusto stimolo per le giovani generazioni nell’intraprendere e sviluppare una carriera professionale corretta, eticamente autorevole e visionaria. A Roma, ogni anno si svolge il Galà annuale delle eccellenze italiane, un evento di spessore, una cena-talk in un sito d’eccezione per una serata dedicata alle eccellenze italiane. Un’occasione per incontrarsi, conoscere le nuove storie e i nuovi premiati, condividere momenti di dialogo e progetti per il futuro. L’emergenza sanitaria che abbiamo attraversato ha bloccato il consueto incontro durante l’anno 2020 e la V edizione del Premio si è svolta sabato 23 ottobre 2021.

Quest’anno sono state premiate Sabrina Zuccalà, presidente e titolare di 4ward360, leader nel campo delle nanotecnologieAnnamaria Bernardini de Pace, avvocato e giornalista, la più nota matrimonialista italiana, Claudio Cecchetto, talent scout, produttore e conduttore; Pier Francesco Rimbotti, ceo e titolare di Infrastrutture SpA, leader nel campo delle energie rinnovabili; Adriano Panatta, un mito del tennis nazionale e Alex Pinna, scultore.

Estremamente interessante è la storia, il percorso e l’attualità dell’imprenditrice Sabrina Zuccalà che ha puntato sulla ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e i trattamenti in nanotecnologie per far crescere e conoscere la propria realtà societaria. 4ward360 Srl è un’azienda italiana leader in trattamenti nanotecnologici e la fondatrice Sabrina Zuccalà è attualmente attiva nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione di formulati nanotecnologici per la protezione e conservazione delle superfici materiche in collaborazione con strutture pubbliche, private e della Difesa. Nel 2008 l’azienda, dopo anni di studio in collaborazione con i più importanti istituti universitari ed esperti ricercatori, ha introdotto nel mercato nazionale ed Internazionale il primo formulato nanotecnologico per conferire proprietà idro e oleo repellenti alle superfici porose rivoluzionando, così, tutti i tradizionali sistemi protettivi conservativi fino al momento conosciuti e impiegati.

A distanza di anni 4ward360 vanta e può consegnare ai clienti innumerevoli brevetti studiati appositamente per offrire nuove e sempre migliori prestazioni alle superfici materiche, questo grazie anche allo stimolo continuo fornito delle specifiche richieste avanzate dalla committenza in base alle proprie esigenze. Sabrina Zucculà è continuamente impegnata nella strutturazione di nuove idee, processi e progetti legati ai nanomateriali, lo sviluppo di ulteriori sostanze chimiche composte da elementi di dimensioni estremamente ridotte, misurabili in miliardesimi di metro. Alcuni nanomateriali sono presenti in natura, ad esempio le particelle che costituiscono il polline, e altri possono essere una conseguenza non intenzionale delle attività umane, come la combustione. Il futuro delle imprese e startup settoriali sarà quello di puntare sulla produzione artificiale dei nanomateriali che consente di modificare e rafforzare la materia e può generare infinite potenzialità di applicazione.

Articolo pubblicato dal quotidiano “L’Opinione delle Libertà“.

La notizia è stata ripresa da numerose agenzie e quotidiani: 

Sabrina Zuccalà vincitrice del Premio “Eccellenze italiane”

Il Galà delle Eccellenze italiane è un evento particolarmente importante per i professionisti e le realtà eccezionali italiani,  una cena-talk grazie alla quale incontrarsi e conoscere chi può aiutare a rafforzare progetti o a crearli. Un luogo dove raccontarsi e condividere valori comuni da mettere in rete, trovare, riconoscere e premiare senza compromessi, con metodo e rigore, l’Italia che vale.

Oggi Eccellenze Italiane è il primo progetto di marketing e di valorizzazione globale delle storie di eccellenza.

Un progetto quanto mai necessario, perché in Italia non ci si racconta abbastanza o, se lo si fa, si sottovalutano gli effetti che questo può avere sulla propria immagine o in relazione alla propria attività. Ci si chiede a chi può interessare la propria storia. A tutti.

Dal momento che la chiave del successo non è mai soltanto l’eccellenza, bensì il sapersi raccontare oppure, se non si è in grado di farlo da soli, il farsi accompagnare nel viaggio della narrazione.

Premiata come Eccellenza italiana è Sabrina Zuccalàche ha realizzato il suo sogno di imprenditrice e cittadina del mondo.

La storia dell’ innovatrice, visionaria e lungimirante imprenditrice è stata premiata nel corso della V edizione del Galà delle Eccellenze italiane. Dopo tanti anni vissuti nel mondo dello sport, Sabrina Zuccalà è stata manager di una società importante per circa un decennio. Oggi fa impresa nel campo delle nanotecnologie: un nuovo approccio basato sulla conoscenza delle proprietà della materia su scala, appunto, nanometrica, cioè atomica e molecolare.

La nanotecnologia può avere una serie infinita di applicazioni, come, quelle finalizzate alla conservazione dei beni culturali, ambito al quale Sabrina è particolarmente legata. Moltissimi e di alto profilo i lavori compiuti dalla sua azienda sia in Italia che all’estero, soprattutto per committenti istituzionali.

Le storie insegnano più di tanti manuali: il racconto della propria vita, cioè la testimonianza di ciò che si  è fatto, rappresenta un bene non solo per se stessi ma per tutto il Paese. Quelle delle Eccellenze Italiane sono storie che possono insegnare a tutti, e in particolare ai giovani, che l’eccellenza non è un dono miracoloso, caduto dal cielo, ma un frutto che si coltiva con dedizione, gioia e senso di responsabilità.

 

 

Le istituzioni universitarie e la crescente attenzione per le nanotecnologie

Le istituzioni universitarie e i centri scientifici di eccellenza canalizzano sempre più l’attenzione sulla ricerca e l’innovazione proveniente dai processi nanotecnologici. Nel corso della recente settimana delle scienze e dell’innovazione, l’evento “Pensare in piccolo per pensare in grande: le nanotecnologie” organizzato da Associazione degli Amici dell’Università di Padova, in collaborazione con Associazione Alumni dell’Università di Padova, ha richiamato l’attenzione delle istituzioni universitarie sull’importanza della ricerca nanotecnologica. L’incontro è stato occasione di dibattito per approfondire i  temi delle nanotecnologie e delle loro applicazioni. Molteplici i canali di applicazione. Grazie alle nuove tecnologie, e in particolare ai nanomateriali, è possibile abbattere la necessità e i costi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione degli edifici, a partire da quelli storici. Un esempio concreto, particolarmente sentito in una città come Venezia: grazie a nuovi studi di elettrofisica e multifrequenza, si può sostituire un intervento invasivo come il classico “taglio dei muri”, invertendo la polarità delle molecole dell’acqua, che così discende nel sottosuolo anziché risalire lungo le pareti.

La nanoscienza e la nanotecnologia partono come è evidente da un concetto molto importante: la possibilità di vedere e controllare singoli atomi e molecole. Tutto sulla Terra è fatto di atomi: il cibo che mangiamo, i vestiti che indossiamo, i palazzi e le case in cui viviamo e soprattutto il nostro corpo. Ma qualcosa di piccolo come un atomo è ovviamente impossibile da vedere ad occhio nudo, in realtà, era impossibile da vedere anche con la tecnologia a nostra disposizione fino a qualche anno fa. I microscopi necessari per vedere le cose su scala nanometrica sono stati inventati, infatti, circa 30 anni fa, in quegli anni sono quindi nate le nanotecnologie.

Attualmente, le realtà imprenditoriali legate al settore sono poche e di estrema eccellenza e la sinergia tra impresa e istituzioni universitarie risulta davvero importante per il progresso scientifico ed economico.

Le nanotecnologie e la medicina del futuro

La comunità scientifica e imprenditoriale internazionale sta affrontando un grande dibattito in rapporto alle possibili applicazioni delle nanotecnologie nel prossimo futuro. La nanotecnologia è destinata a diventare il futuro della medicina personalizzata per curare innumerevoli malattie, anche gravi, come il cancro. La nanoscienza e l’innovazione delle applicazione delle nanotecnologie indicano semplicemente una tecnica di manipolazione delle particelle su scala nanometrica, e cioè molecolare. Più che incutere timore questa tecnologia dovrebbe innescare dibattito sulle prospettive occupazionali e di progresso scientifico per i cittadini e i consumatori. L’etichetta “nano” non definisce una tecnologia buona o cattiva, ma identifica un modo per risolvere i problemi a livello molecolare. Ciò può rivelarsi estremamente utile, specialmente in medicina.

Uno dei problemi più acuti della medicina è rappresentato dalle biomolecole contenute nei farmaci che perdono in fretta la loro efficacia. Con i materiali bio-ibridi, come i nanocompartimenti, è possibile mantenere tutte le funzionalità di proteine ed enzimi ed assicurarsi che svolgano la loro attività. Inoltre, grazie a queste “nano capsule” sintetiche, le biomolecole sono protette e rimangono intatte. Un settore imprenditoriale e scientifico che merita estrema attenzione e che nell’immediato futuro diverrà focus prioritario per nuove dinamiche e prospettive occupazionali. Recentemente, nel corso di in un’intervista, Sabrina Zuccalà, fondatrice della società 4ward360 srl, un’azienda italiana leader in trattamenti nanotecnologici, ha dichiarato: “La nanomedicina sta prendendo sempre più piede e credibilità, sfruttando gli indubbi vantaggi e i sorprendenti risultati derivanti proprio dagli apparati nanometrici: la cinetica di un farmaco può essere migliorata con notevole efficacia, grazie a nanoparticelle in grado di rendere il medicinale più solubile, a lento rilascio nel sito bersaglio e in grado di limitare gli effetti collaterali. Nuovi nanomateriali sono in grado di cambiare le loro proprie caratteristiche una volta attivati da un segnale esterno. Un campo magnetico esterno, ad esempio, è in grado di attivare il rilascio di un farmaco intrappolato all’interno di particelle o device medici. Lo stesso campo magnetico può guidare particelle superparamagnetiche (contenuti con ossido di ferro) verso il sito bersaglio o tessuti difficilmente raggiungibili; nella diagnostica, le nanoparticelle sono utilizzate per implementare i mezzi di contrasto al fine di ottenere immagini migliori, diminuendo le criticità fisiologiche dei composti radioattivi normalmente usati. Inoltre, l’uso di nanoparticelle otticamente attive, in grado di riconoscere e depositarsi solo su tessuti malati, può portare a una diagnostica ancor più selettiva. Il nostro benessere, la medicina e la salute umana riceveranno enormi vantaggi dall’utilizzo delle nanotecnologie, una nuova visione per il nostro futuro“.  Dichiarazioni importanti che meritano attenzione per le positive prospettive delle applicazioni delle nanotecnologie per la salute degli esseri umani e per le nuove dinamiche della medicina 4.0.