Archeologia
Nanotecnologia al servizio dell’archeoantropologia
Laboratorio di Antropologia ed Odontologia Forense
San Potito Sannitico (CE) Località Le Torelle
Documento di consegna materiale bioarcheologico per approfondimento studi relativi all’integrazione di tecniche conservative nanotecnologiche.
Il sottoscritto Antonio Della Valle nato a Caserta il 25 settembre del 1970 quale responsabile del progetto di ricerca in Bioarcheologia dal 2014 presso il Comune di San Potito Sannitico, provincia di Caserta, affida numero tre reperti scheletrici, teche craniche di soggetti adulti e di sesso maschile, alla dott.ssa Sabrina Zuccalà nata a Saronno (Va) il 25 gennaio del 1971.
La finalità di tale alienazione di materiale scheletrico è quello di ratificare l’adozione di tecniche di nanotecnologia ai fini conservativi del materiale sulla scorta degli studi già disponibili e che troveranno conferma presso i laboratori nelle disponibilità della dott.ssa Zuccala’.
Il materiale bioantropologico ha derivazione da necropoli temporalmente allocabile prima dell’Editto di Napoleone e nel contesto storico della gestione dei resti umani post-mortem alle Confraternite locali deputate al trattamento del cadavere e al conseguimento della scheletrizzazione in località San Potito Sannitico (Ce).

Si allegano le seguenti documentazioni:
- S.A. 22.01.2014/allegato punto 23
- Delibera del Senato Accademico
Rep. n. 45-2014 prot. n. 3364-II/6 del 05/02/2014 - Convenzione per lo svolgimento delle attività di ricerca scientifica nel campo archeoantropologico ed odontologico forense prot. Numero 17604- 111/14 del 09/07/2014 rep. Contr. Conv n. 714-2014
- Consiglio del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale – riunione del _19 Novembre ___2013 – relazione punto 8
Laboratorio di Antropologia ed Odontologia Forense
San Potito Sannitico (CE) Località Le Torelle - ESITI DELLE DELIBERE PROPOSTE AL SENATO ACCADEMICO riunione del 22.01.2014
- comunicazione inizio data del progetto, finalità, nomi e mansioni dei ricercatori e modalità per quanto riguarda l’“ATTIVITA’ DI RICERCA SCIENTIFICA NEL CAMPO ARCHEOANTROPOLOGICO ED ODONTOLOGICO FORENSE NEL COMUNE DI SAN POTITO SANNITICO”
- richiesta autorizzazione ASL per la gestione dei resti umani*
CASERTA, 5 SETTEMBRE 2019
Il responsabile
Laboratorio di Antropologia ed Odontologia Forense
Qui di seguito tutto il materiale inerente lo studio:
Documento di consegna materiale bioantrolpologico
Esiti delibere SA22gen2014 (2)
Evento
14 Ottobre , 13:21
(ANSA) – ROMA, 14 OTT – Un lavoro di ricerca unico al mondo che per la prima volta ha testato le nanotecnologie per preservare dall’ammaloramento resti ossei e teschi di una necropoli di 280 anni fa e alcuni reperti provenienti da scavi archeologici del I secolo D.C. Antonio Della Valle antropologo e odontologo forense, cooperatore con il Dipartimento di Medicina Legale dell’Università di Pavia, che ha effettuato l’intervento con Sabrina Zuccalà direttrice del dipartimento di Nanotecnologie “4ward360” ha precisato: “Abbiamo testato, con ottimi risultati, per la prima volta al mondo, le nanotecnologie nel comune di San Potito Sannitico su reperti a circa 280 anni fa e, e anche sui resti trovati in delle Necropoli romane del I secolo D.C. provenienti da alcuni scavi archeologici, sempre nel casertano. Abbiamo notato che i nano materiali riescono, meglio di altre sostanze, a conservare questi importanti beni senza intaccarne le caratteristiche fondamentali e quindi non escludiamo possano essere utilizzati in ambito archeoantropologico per preservare queste fondamentali testimonianze storiche”. Dello stesso parere anche Sabrina Zuccalà, che ha evidenziato: “L’Italia è uno dei paesi che hanno maggiori Beni culturali e opere artistiche e scavi archeologici, molti di questi però, versano in condizioni non ottimali, e devono essere preservati; per questo riteniamo sia fondamentale investire in formazione sulle nanotecnologie per creare nuove figure professionali che possano utilizzare i nano materiali”. Lo studio sarà presentato alla Biblioteca Casanatense a Roma il 16 Ottobre alle 14 al convegno nazionale su “Nanotecnologia Scienza e Conservazione – Beni Culturali ed innovazione Tecnologica”. (ANSA).
Rassegna stampa
CULTURA. LE NANOTECNOLOGIE PER IL RESTAURO, MERCOLEDI’ CONVEGNO AL MIBAC
(DIRE) Roma, 14 ott. – Si svolgera’ il prossimo mercoledi’ 16 Ottobre alle 14 nel salone monumentale della”Biblioteca Casanatense”, una prestigiosa struttura del Ministero Dei Beni Culturali, in via S. Ignazio 52 a Roma, il convegno nazionale “Nanotecnologia Scienza e Conservazione – Beni Culturali ed innovazione Tecnologica – Il ruolo della Nanotecnologia”. Per la prima volta al mondo sara’ illustrato durante il convegno un
intervento unico di archeoantropologia con l’applicazione di nanotecnologie sui reperti di 280 anni fa appartenenti ad una necropoli del casertano e su alcuni resti provenienti da scavi archeologici del I secolo D.C. Dopo i saluti di Lucia Marchi, Direttore della Biblioteca Casanatense, interverra’ il direttore del Dipartimento di nanotecnologie di “4ward360” Sabrina Zuccala’, su “Sviluppo delle nanotecnologie in funzione dei beni
culturali”. Il Dipartimento di “4ward360”, che ha organizzato l’evento, e’ leader mondiale per lo studio e l’applicazione dei nano materiali ed ha eseguito diversi interventi per la conservazione dei Beni culturali, tra gli altri uno su “L’esercito di terracotta” in Cina, e delle applicazioni importanti in Vaticano, sul relitto navale di Marausa e sulla statua di S.Oronzo a Lecce. Per dare maggiori risposte alle richieste che vengono dal
mondo dei Beni Culturali e Restauro Conservativo, il dipartimento di 4ward360″, ha creato una nuova realta’: Heritage Preservation Lab che si occupa esclusivamente della protezione, conservazione e Restauro dei beni culturali, in sinergia con i restauratori e gli operatori del settore italiani. All’evento, moderato da Gianni Lattanzio Segretario generale “Ambientevivo “, Zuccala’ ha voluto fortemente invitare il premier Giuseppe Conte, il Ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali e Turismo Dario Franceschini e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo. Zuccala’ e’ difatti convinta “che sia necessaria la collaborazione tra ricerca e istituzioni su questi temi per creare, in un prossimo futuro, ampi spazi di inserimento lavorativo in una terra con alta vocazione turistica e soprattutto con un ampio patrimonio monumentale da preservare come l’Italia”. (SEGUE) (Com/Rai/ Dire) 14:56 14-10-19
